Ci vuole davvero così poco a tirarsi giù…. giù e ancora un po’ più giù…. Quasi che le rocce a rotolare nella valle che a fermarle solo il peso del ritorno..
Di quelle unghie che nello smalto trovavano la strada e il risvolto, dei tuoi tanti no e dei resti sui bordi di tazze immacolate prima che il fondo di caffè racconti trame di destini affini.
Di liquirizia e menta fredda, fiati e lingua tra i denti. Abbiamo dei baci imparato lo scontro, a suon di labbra e di dita. non voglio guardarti gli occhi quando sento il peso dei miei anni e la fatica dei tuoi affanni….
Ma non posso raccontare la storia dimenticando le parti e mescolando le genti… tu che di fiabe te ne intendi e io che di visioni mi nutro…
Camminami a fianco e non farmi cadere, che poi la neve mi tira ancora più giù… giù…giù… da non trovarmi più….
Un catino di pensieri 
“…guardarti gli occhi quando sento il peso dei miei anni e la fatica dei tuoi affanni….” Meraviglioso, sei una forza😉👊
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eh ste donne…. :-*
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Mi viene da chiederti se hai in testa anche una melodia per quest testo, perché sembra quello di una canzone (che ascolterei la mattina triste andando verso la metro)
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sorrido…
quando scrivo lo faccio sempre di getto e non penso mai se non quando mi rileggo.. il più delle volte ho musiche in sottofondo, perchè la musica trasporta, apre e mostra…
in qualche modo: sempre.
😀
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Anche io sono così
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:-*
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Bella davvero
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la fiaba di un amore senza età, fra attese e ricordi, sogni e carezze. Immagini poetiche profumate di stagioni ferme sugli scalini di un bacio.
Buona settimana Monica 😉
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